Domande e risposte utili per la scelta di un pavimento in legno.
Sappiamo quanto sia difficile destreggiarsi nella scelta di un pavimento in legno, per questo abbiamo cercato di rispondere ad alcune delle domande che i nostri clienti ci fanno più spesso, per aiutarti nella scelta.
In verità nessuna, la norma di riferimento per la definizione di parquet è la UNI EN 13756 del 2018. Secondo il dato normativo il parquet è una pavimentazione di legno con uno spessore minimo dello strato nobile di 2,5 mm prima della posa. La confusione nasce dal fatto che spesso il termine “parquet” è utilizzato per individuare ogni rivestimento in legno e anche quelli che del legno hanno solo la sembianza estetica.
Si considerano verniciati quei pavimenti in legno che vengono ricoperti superficialmente da uno strato di vernice isolante. Le vernici, sia a solvente che ad acqua, sono dannose per la nostra salute poiché, essendo derivate dal petrolio, rilasciano sostanze nocive lungo tutto il corso della loro vita. Questa soluzione può risultare molto pratica nel breve periodo, ma dopo qualche anno di utilizzo, soprattutto nelle zone ad alto traffico, la vernice si consuma e si strappa facendo ingrigire il legno rimasto senza protezione. L’unico modo per ripristinarlo è levigare e riverniciare: un procedimento invasivo, costoso e insalubre.
I trattamenti a olio, prodotti con chimica vegetale, possono invece essere definiti biocompatibili e, quindi, salubri. Anziché creare una pellicola superficiale, impregnano il legno in profondità, saturandolo e proteggendolo da liquidi e usura e rendendo possibile il ripristino senza levigatura. Attenzione però: sul mercato esistono molti tipi di trattamento a olio che, a causa dei veloci tempi industriali, non risultano efficaci a saturare completamente il poro del legno, generando pavimenti facili da macchiare.
Grazie al nostro ciclo di oliatura BioPlus®, che satura i pori del legno senza ostruirli, noi di Fiemme Tremila possiamo garantirti un pavimento in legno oliato, biocompatibile e senza macchia. Fai la prova del vino: versa un bicchiere di vino rosso sul legno e lascialo asciugare per 24h. Se la macchia si pulisce con semplice acqua e sapone delicato, abbiamo mantenuto la nostra promessa.
Nei pavimenti in legno a strati dipende dallo spessore di legno nobile, mentre nel caso di legno massello dipende dallo spessore tra la superficie e la parte superiore dell’incastro, sotto la quale non si può lamare per non destabilizzare la struttura. Nella norma, la levigatura comporta l’asportazione di 1 o 2 mm di legno nobile, considerando ciò si può facilmente calcolare il numero di levigature possibili. Attenzione però: i trattamenti a olio impregnanti come BioPlus® non necessitano in alcun caso della levigatura, cosa invece necessaria per ripristinare un pavimento verniciato o oliato con un ciclo di oliatura breve.
Il tipo di posa dipende principalmente dalla struttura del pavimento. Per i pavimenti in legno massello, quelli a tavole a due strati e alcune tipologie di pavimento a tre strati è fortemente consigliata la posa con colla bicomponente o monocomponente silanica per evitare movimentazioni dovute alle condizioni climatiche. Ciò comporta però l’utilizzo di molti kg di colla per metro quadrato: il pavimento, quindi, continuerà a rilasciare sostanze dannose nell’aria.
La posa flottante è, invece, una posa a secco che non richiede l’ausilio di collanti, quindi salubre per definizione. Per non avere problemi di stabilità, è necessario che il pavimento sia costituito da tavole dalla struttura a tre strati incrociati di legno massello, dove lo spessore totale sia di almeno 15 mm. Per questo abbiamo creato il nostro Triplostrato®: uno strato superiore e inferiore di uguale spessore e un’anima centrale in vertical line di abete rosso.
Ogni materiale emette naturalmente delle sostanze, nocive o benefiche, chiamate VOC: Composti Organici Volatili (Volatile Organic Compound). Le case, gli uffici, i negozi, tutto quello che ci circonda nasce dall’assemblaggio di un’infinità di materiali, dall’origine più o meno naturale. Ognuno di questi emana involontariamente nell’aria impercettibili esalazioni chiamate VOC, che possono risultare positive, innocue o nocive per la nostra salute. Varie sono le sorgenti di inquinamento di COV nell'aria degli ambienti indoor: gli “occupanti” attraverso la respirazione e la superficie corporea, i prodotti cosmetici o deodoranti, i dispositivi di riscaldamento, i materiali di pulizia e prodotti vari (es. colle, adesivi, solventi, vernici,), il fumo di sigaretta e strumenti di lavoro, quali stampanti e fotocopiatrici. Ma sono specialmente i materiali da costruzione e gli arredi (es. mobili, moquette, rivestimenti, pavimenti) che possono determinare emissioni continue durature nel tempo.
Per questo, oggi, in ambito edilizio è sempre più forte la richiesta di materiali zeroVOC. Ma non sarebbe meglio garantire dei prodotti che emettessero solo VOC benefici?
Noi di Fiemme Tremila, lo facciamo. Non solo i nostri pavimenti e arredi Disegno di Legno sono privi di emissioni nocive, ma è certificato dal CNR-IVALSA ora CNR-IBE che fanno bene alla salute, grazie all’esclusiva emissione di VOC benefici, come l’Alfa-Pinene e il Limonene. Si tratta delle stesse sostanze presenti in un bosco incontaminato e che si usano nei prodotti farmaceutici per aiutare a curare le vie respiratorie.
Con Disegno di Legno è possibile! Ogni oggetto viene costruito su misura utilizzando le stesse tavole del pavimento in legno, per dare la possibilità di continuità materica e di colore dal pavimento agli arredi. Dalle scale alle boiserie, dalle porte ai complementi come scrivanie tavoli librerie ecc.
Nella scelta del tuo pavimento in legno, assicurati di selezionare solo materie prime garantite da certificazioni autorevoli in materia di sostenibilità e salubrità. Non accontentarti di una certificazione “green”: richiedi sempre l’elenco delle sostanze emesse dal pavimento. Tutti i pavimenti Fiemme Tremila sono venduti con questo tipo di certificazioni.
Preservare il patrimonio boschivo ed evitare la deforestazione è molto importante per il futuro! Assicurati di fare una scelta responsabile che può fare la differenza: quando selezioni il legno, pretendi sempre queste 2 certificazioni. Tutti i pavimenti Fiemme sono venduti con questo tipo di certificazioni.
Lo strato nobile superficiale dovrebbe essere sempre di almeno 2.5 mm di spessore. Nei pavimenti di Fiemme Tremila lo strato nobile è di almeno 3.6 mm di spessore.
La struttura tecnologicamente più avanzata e che garantisce la maggiore stabilità è quella a tre strati. Controlla sempre che lamella nobile e retro abbiano lo stesso spessore, che lo strato centrale non sia in multistrato (compensato) o in legno di bassa qualità e che tutte le venature dello stesso siano in senso verticale. Per accertarti della naturalità del prodotto, chiedi quali colle vengono utilizzare per accoppiare gli strati. Ricorda che l’unica colla non nociva per l’uomo è quella vinilica.
La posa flottante richiede una struttura stabile e idonea a questo tipo di installazione. La più affidabile è la struttura a tre strati, ma è importante che abbia determinate caratteristiche: lamella nobile e retro devono avere lo stesso spessore, lo strato centrale non deve essere in multistrato (compensato) o legno di bassa qualità e le venature dello stesso devono essere disposte in senso verticale. Ogni pavimento Fiemme Tremila presenta questo tipo di struttura Triplostrato®.
Le latifoglie (rovere, noce e olmo) sono i tipi di legno più resistenti. Sconsigliati i legni di conifera, come abete e larice. È importante anche la lavorazione di superficie, alcune soluzioni limitano gli effetti dell’usura. Ad esempio una lavorazione di superficie che rimuova la parte più tenera del legno, come lo spazzolato. O lavorazioni ancora più incisive, come il pianosega o il vissuto. Sconsigliata la lavorazione levigato.
Le venature devono essere disposte nel senso di passaggio, per una piacevolezza visiva e perché in questo modo il pavimento si consuma più lentamente. Le plance vanno orientate in direzione della luce proveniente dalla finestra più grande: questo maschererà i giunti. Un altro fattore importante per la posa è scegliere il muro di partenza: consigliamo di iniziare da quello più vicino alla porta di entrata o da quello più lungo senza interruzioni. Questo permetterà di avere un perfetto allineamento degli elementi, senza riporti o tagli fuori misura. Nel caso di muri irregolari, è bene seguire il parallelismo con il muro più vicino alla porta e utilizzare la posa diagonale, che maschera meglio i difetti delle pareti. Se si sceglie la posa in diagonale, si consiglia di iniziare dall’angolo più vicino alla porta, per garantire la miglior visuale all’ingresso, e proseguire in direzione del punto di luce. Nel caso di ambienti molto grandi, il consiglio è di allineare le plance sulla linea di massima estensione della diagonale.
I liquidi possono creare problemi e macchie sui pavimenti oliati e su quelli la cui verniciatura non offre sufficiente protezione al legno. I pavimenti Fiemme Tremila sono protetti da questi inconvenienti, perché i pori vengono saturati con il trattamento BioPlus®, a base di oli, cere e resine. In questo modo il legno rimane inattaccabile dai liquidi: ciò significa che non assorbe acqua, caffè, vino, olio, limone, ecc. Sarà sufficiente pulire normalmente con acqua e Sapone di Fiemme. Gli unici liquidi che possono danneggiare i pavimenti Fiemme Tremila sono quelli aggressivi a forte componente chimica, ad esempio ammoniaca, candeggina o acetone per le unghie, perché questi agenti bruciano la superficie con la quale vengono in contatto.
I pavimenti Fiemme Tremila sono perfettamente compatibili con i sistemi di riscaldamento a pavimento: la resa dell’impianto non viene diminuita, né la bellezza delle tavole viene intaccata.
Certo. I pavimenti Fiemme Tremila sono posati flottanti. Questo significa che possono essere posati su qualsiasi superficie purché planare, con un dislivello massimo di 2 millimetri ogni 2 metri.
Nessun problema. I pavimenti Fiemme Tremila non temono l’acqua, che va anzi utilizzata per la loro corretta pulizia, insieme al Sapone di Fiemme.
Se il pavimento è adatto alla posa flottante ed è stato posato correttamente, no.
Se si ha in casa un animale domestico i fattori di rischio per il pavimento in legno sono principalmente due: i graffi e l’urina.
I nostri piccoli amici corrono, giocano, frenano e slittano sul pavimento lasciando possibili graffi sul parquet. Il legno è un materiale tenero, non indistruttibile, per questo è importante ricorrere ad alcune soluzioni che limitano gli effetti dei graffi. Consigliamo una lavorazione di superficie che rimuova la parte più tenera del legno, come lo spazzolato. Se si hanno animali di grossa taglia allora meglio scegliere una lavorazione ancora più incisiva, come il pianosega o il vissuto. L'urina, specialmente se molto concentrata, risulta molto aggressiva nei confronti di prodotti naturali come marmo e legno. Purtroppo in questi casi è possibile vedere le macchie. In questi casi si può tentare di ripristinare il pavimento con un intervento professionale, rivolgendosi al proprio rivenditore.
Si possono scegliere delle lavorazioni specifiche, pensate per rendere il legno più resistente. È sconsigliato un pavimento liscio e levigato, ma è meglio scegliere una lavorazione che rimuove la parte più tenera del legno come lo spazzolato. Se si hanno dei figli scatenati allora meglio ricorrere a lavorazioni più incisive come il pian sega o il vissuto, magari anche solo nella loro cameretta e nelle aree destinate al gioco.
La paura che la salsedine marina possa rovinare il pavimento in legno è una falsa leggenda. Anche per la casa al mare valgono le solite regole per la durata di un pavimento in legno: una struttura stabile e un trattamento resistente. Fiemme Tremila risponde ampiamente a questi requisiti ed è quindi adatto a ogni ambiente, anche per rendere più bella la tua casa al mare.
La durata dipende dalla stabilità e dalla resistenza all'usura e alle macchie. Un pavimento Fiemme Tremila è stato progettato e testato per durare tutta la vita, o almeno 30 anni, purché se ne abbia cura pulendolo con i prodotti ufficiali Fiemme Tremila ed effettuando una corretta manutenzione.
Per incollare i tre strati dei pavimenti Fiemme Tremila si utilizzano solo colle viniliche a base acqua, che richiedono molto più tempo per l’incollaggio e l’asciugatura rispetto alle colle sintetiche. È l'unico modo per non introdurre nel legno sostanze nocive che poi verranno rilasciate nell’ambiente.
Con Detergente Professionale di Fiemme, detergente intensivo naturale che permette di detergere il pavimento in profondità, rimuovendo anche piccoli segni e strisciate.
Una foto non potrà mai rendere la bellezza naturale e irripetibile del legno. Spesso dipende dall'illuminazione del pannello: se illuminato con luci calde risulterà più giallo, se con luci fredde assumerà una tonalità blu. L'aspetto ottimale e più reale lo si ha posizionando il campione al sole. Può anche succedere che un campione rimasto per molto tempo chiuso in una scatola non abbia avuto una normale ossidazione, a differenza di un altro esposto alla luce.
La regola base è che il legno vive bene dove vivono bene le persone, quindi con una temperatura tra i 18 e i 22°C e un grado di umidità dal 35 al 65%. Al di fuori di questi parametri è meglio intervenire con umidificatori/deumidificatori.
Il pavimento Fiemme Tremila, essendo trattato "a poro aperto", vive e respira. A differenza dei pavimenti verniciati o di altri materiali artificiali, i pavimenti in legno Fiemme Tremila aiutano a regolare l'umidità all'interno delle case. Assorbendone quando ce n’è in eccesso e rilasciandone quando c'è carenza.
I pavimenti Fiemme Tremila sono relativamente semplici da posare, ma è comunque meglio rivolgersi a un posatore ufficiale che abbia seguito un corso di formazione tecnica presso la nostra azienda. Questo per assicurarsi che vengano rispettate alcune regole basilari e altri accorgimenti che solo un professionista può conoscere e mettere in pratica. A tutto vantaggio della bellezza del risultato finale e della sua durata.
È preferibile non utilizzare strumenti di pulizia a vapore, perché le alte temperature possono rovinare il trattamento e il legno. Per quanto riguarda invece l’utilizzo di robot non c’è nessuna controindicazione.
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