La parte più alta di Montebelluna è sfruttata dall'architetto Hervè Perin per la direzionalità dei grandi blocchi architettonici di cui è composta la casa
I volumi, contrassegnati da colori e materiali diversi, si innestano in armonia tra loro e con il paesaggio, alcuni a sbalzo mentre altri poggiati a terra o su pilastri inclinati. A chiudere il tutto, un muro che si trasforma in copertura a falda.

All'interno, il pavimento in legno Riflesso della collezione Boschi di Fiemme in rovere multiformato, nodoso e piallato, ricopre la maggior parte delle superfici orizzontali, con la sola esclusione di quelle dei bagni. Davanti alle grandi vetrate, il pavimento sembra slanciarsi verso l'esterno, ricongiungendosi con l'ambiente naturale circostante, grazie alle sue sfumature.
Con lo stesso legno sono stati costruiti i gradini della scala a struttura metallica verniciata di bianco che collega il piano terra al piano superiore

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato

Riflesso | Nodoso | Piallato
Casa dolce casa
L'attico senza tempo