Lo studio della perfezione

Se dal punto di vista strutturale il progetto si è sviluppato attorno ai pilastri centrali che scandiscono il ritmo dello spazio e della luce naturale delle vetrate, ricerca e ricercatezza ne sono stati i pilastri concettuali, dall’ideazione alla realizzazione. La ricerca si è focalizzata sull’armonizzazione fra gli elementi naturali - legno, pietra, terra e luce-, mentre la ricercatezza ha trovato la sua espressione più acuta nella finezza estetica atta a elevare la materia, le sue forme e le sue funzioni, nello studio costante e continuo del dettaglio e nella cura del particolare più minuto. Qui nulla è lasciato al caso e i dettagli più curati sono anche – e soprattutto – dove non si vedono. Come le porte “invisibili” realizzate nella parete in legno che divide il living dalla zona notte o nella parete di marmo e delle quali non si percepisce neppure la maniglia. 

Gli spazi aperti sono cadenzati dai pilastri accuratamente rivestiti in legno e trasformati in nicchie espositive, librerie terra-cielo, armadiature che fungono da punteggiatura discreta fra la zona cucina/pranzo e la zona living/studio. Ed è proprio il legno, insieme alla luce, a sottolineare e accompagnare la fluidità degli spazi abitativi: Mieluce, con il suo rovere nodoso spazzolato color miele e i suoi caldi riflessi ambrati e dorati, è l’essenza di Fiemme Tremila scelta per abbracciare il progetto in tutte le sue partizioni verticali e orizzontali, a pavimento, sulle pareti e a soffitto, diventando un elemento di continuità spaziale e stilistica di forte impatto. 

La scelta di Mieluce ha permesso di creare una sorta di esperanto dell’estetica nel quale i materiali riescono a comunicare e dialogare in modo fluido ed estremamente naturale.